Assicurazione antigrandine
Dicembre non è un mese importante solo per il personale in attesa della tredicesima, ma anche per gli agricoltori che, tra il 14 e il 29, ottengono dalle compagnie assicurative il rimborso dei danni causati a frutteti e vigneti da grandine e gelo. L’agenzia del Consorzio è una delle più rapide: già il 14 dicembre aveva versato l’80% degli indennizzi.
Lo scorso dicembre, il Consorzio ha liquidato oltre 1,1 milioni di euro a circa 150 agricoltori, titolari di polizza antigrandine. Michael Staffler (nella foto), frutticoltore e viticoltore, oltre che socio di lunga data del Consorzio, è stato uno dei primi beneficiari, avendo ricevuto il rimborso dei danni già il 14 dicembre.
Le condizioni e le tariffe delle polizze antigrandine vengono definite annualmente dal Consorzio Difesa Grandine, in collaborazione con le compagnie assicurative, e riassunte nella cosiddetta “polizza collettiva” che impone a ogni compagnia di applicare le condizioni concordate. La domanda però sorge spontanea: perché un agricoltore dovrebbe stipulare una polizza antigrandine con il Consorzio? Oltre al fatto che, a differenza di altre compagnie, il Consorzio liquida i sinistri con largo anticipo, un socio può stipulare a prezzi vantaggiosi anche coperture aggiuntive, come quella a protezione del maso o del trattore. Inoltre, va sottolineato che è l’unica agenzia ad assicurare anche i carrelli elevatori, ovvero macchinari non autorizzati alla circolazione stradale.
La polizza antigrandine, estendibile agli impianti dotati o non di reti protettive, non copre solo i danni causati da grandine, ma anche da pioggia battente, forte vento, pressione da neve, gelo e altri eventi atmosferici estremi.
I consulenti del Consorzio consigliano l’attivazione della polizza antigrandine il più presto possibile, a partire da inizio marzo, perché la copertura è valida dopo tre giorni in caso di grandine e dopo dodici giorni in caso di gelo. Non va dimenticato, inoltre, che tale polizza può essere stipulata al massimo entro la fine di maggio e , naturalmente, solo fino a esaurimento del capitale assicurabile.
È inoltre opportuno sottolineare che l’UE ha stanziato dei fondi in tal senso. La richiesta del contributo può essere effettuata tramite l’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi o la Coldiretti e la base per il calcolo è il valore assicurabile dell’impianto. I richiedenti devono dunque dichiarare solo il valore reale del raccolto, poiché il premio può essere ridotto o addirittura annullato se tale valore è sovrastimato. Infine, essendo la polizza antigrandine particolarmente costosa, si raccomanda la massima precisione, poiché il contributo copre fino al 70% dei costi.
Prima di attivare la polizza antigrandine, è consigliabile registrare presso la propria cooperativa tutte le reti di protezione e i sistemi di irrigazione antigelo, poiché tali impianti riducono l’importo del premio. Inoltre, i dati sulle superfici devono essere corretti e va richiesto il “Catasto frutticolo” aggiornato, indispensabile per la stipula dell’assicurazione. I viticoltori, invece, devono presentare lo “Schedario viticolo”, ottenibile dalla cantina cui conferiscono le uve.
di Patrick.Bisesti@ca.bz.it
01/02/2022
Le condizioni e le tariffe delle polizze antigrandine vengono definite annualmente dal Consorzio Difesa Grandine, in collaborazione con le compagnie assicurative, e riassunte nella cosiddetta “polizza collettiva” che impone a ogni compagnia di applicare le condizioni concordate. La domanda però sorge spontanea: perché un agricoltore dovrebbe stipulare una polizza antigrandine con il Consorzio? Oltre al fatto che, a differenza di altre compagnie, il Consorzio liquida i sinistri con largo anticipo, un socio può stipulare a prezzi vantaggiosi anche coperture aggiuntive, come quella a protezione del maso o del trattore. Inoltre, va sottolineato che è l’unica agenzia ad assicurare anche i carrelli elevatori, ovvero macchinari non autorizzati alla circolazione stradale.
La polizza antigrandine, estendibile agli impianti dotati o non di reti protettive, non copre solo i danni causati da grandine, ma anche da pioggia battente, forte vento, pressione da neve, gelo e altri eventi atmosferici estremi.
I consulenti del Consorzio consigliano l’attivazione della polizza antigrandine il più presto possibile, a partire da inizio marzo, perché la copertura è valida dopo tre giorni in caso di grandine e dopo dodici giorni in caso di gelo. Non va dimenticato, inoltre, che tale polizza può essere stipulata al massimo entro la fine di maggio e , naturalmente, solo fino a esaurimento del capitale assicurabile.
È inoltre opportuno sottolineare che l’UE ha stanziato dei fondi in tal senso. La richiesta del contributo può essere effettuata tramite l’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi o la Coldiretti e la base per il calcolo è il valore assicurabile dell’impianto. I richiedenti devono dunque dichiarare solo il valore reale del raccolto, poiché il premio può essere ridotto o addirittura annullato se tale valore è sovrastimato. Infine, essendo la polizza antigrandine particolarmente costosa, si raccomanda la massima precisione, poiché il contributo copre fino al 70% dei costi.
Il nostro consiglio |
Prima di attivare la polizza antigrandine, è consigliabile registrare presso la propria cooperativa tutte le reti di protezione e i sistemi di irrigazione antigelo, poiché tali impianti riducono l’importo del premio. Inoltre, i dati sulle superfici devono essere corretti e va richiesto il “Catasto frutticolo” aggiornato, indispensabile per la stipula dell’assicurazione. I viticoltori, invece, devono presentare lo “Schedario viticolo”, ottenibile dalla cantina cui conferiscono le uve.
di Patrick.Bisesti@ca.bz.it
01/02/2022